Encal Cisal: bonus 200 euro a 13 milioni di pensionati, per colf e badanti domande ancora aperte 

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Oltre 13 milioni di pensionati e circa 800mila nuclei percettori di reddito di cittadinanza hanno ricevuto il bonus da 200 euro, l’una tantum introdotta dal governo Draghi per supportare il potere d’acquisto delle famiglie indebolito dal caro-prezzi. La misura, che ai lavoratori dipendenti è stata corrisposta dai datori di lavoro, alle due categorie è stata accreditata dall’Inps. L’Istituto di previdenza ha iniziato anche i primi pagamenti per colf e badanti, che comunque hanno tempo ancora fino al 30 settembre per presentare la domanda. 

Il punto. L’Inps fa il punto sulla campagna di pagamento del bonus, di cui ha ora concluso la prima fase. L’Istituto ha liquidato a luglio l’indennità ai beneficiari di Reddito di Cittadinanza, ai titolari di trattamenti pensionistici, di accompagnamento alla pensione, ai titolari di assegno per invalidità e di assegno sociale. Nello specifico, al primo luglio hanno ricevuto l’accredito 13 milioni e 137 mila pensionati. Per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza, il bonus è stato pagato a circa 800mila nuclei (la norma prevede che vada al nucleo e non ai singoli componenti). Un processo che è stato totalmente automatizzato, dalla verifica dei requisiti fino all’emissione del provvedimento, precisa l’Inps, consentendo una riduzione al massimo dei tempi per la liquidazione. Nello stesso mese l’Inps ha provveduto anche a disporre i pagamenti per oltre 427 mila lavoratori domestici, sulla base – in questo caso invece – delle domande pervenute (a primi di agosto sono state definite 427.634 istanze, su 445.875 istanze). 

Prossime scadenze. Come detto per i lavoratori domestici c’è ancora tempo fino al 30 settembre per presentare le domande. A ottobre l’Inps erogherà il bonus in maniera automatica ai titolari di Naspi e Dis-Coll (purché in disoccupazione a giugno), alla platea di beneficiari della disoccupazione agricola 2021 e ai titolari delle ex Indennità Covid. Le altre categorie chiamate a presentare domanda hanno tempo fino al 31 ottobre. Da ottobre verranno così definite le richieste trasmesse all’Inps da: co.co.co con un contratto attivo al 18 maggio 2022 e reddito fino a 35mila euro; stagionali, a tempo determinato e intermittenti con 50 giornate di lavoro effettivo nel 2021 e reddito fino a 35.000 euro (compresi i lavoratori a tempo del settore agricolo); iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo con 50 contributi giornalieri nel 2021 e reddito fino a 35.000 euro; autonomi occasionali privi di partita Iva, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano versato almeno un contributo mensile nel corso del 2021; incaricati di vendite a domicilio che possano far valere per il 2021 un reddito superiore a 5.000 euro. Il decreto aiuti bis ha previsto inoltre l’estensione del bonus anche a lavoratori non coperti dal precedente decreto, come cassaintegrati e lavoratrici rientrate dalla maternità, sportivi, dottorandi, assegnisti di ricerca e pensionati dal primo luglio 2022, oltre al finanziamento di ulteriori 100 milioni di euro per l’erogazione del bonus 200 euro ai professionisti. In particolare, per autonomi e professionisti (una platea stimata in 3 milioni di persone), come spiegato dal decreto attuativo  firmato dal ministro Orlando, sarà necessario presentare domanda al proprio ente di previdenza.

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